Non sorprende che i servizi di directory, in particolare Active Directory (AD) di Microsoft, siano diventati un obiettivo primario per gli aggressori. Poiché l'AD è raramente protetto in modo efficace, gli aggressori sono arrivati a dipendere dalle configurazioni deboli per identificare i percorsi di attacco, accedere alle credenziali privilegiate e ottenere un punto d'appoggio nelle reti target. Garrett Bekker, Senior Research Analyst di 451 Research, ha analizzato le sfide della protezione dei sistemi di identità ibridi in un recente rapporto.
"Semperis è arrivata sul mercato con diversi prodotti che forniscono quella che definisce la resilienza informatica 'identity driven', in grado di aiutare a rilevare, proteggere e ripristinare gli attacchi contro AD (e Azure AD) in ambienti ibridi".
Scarica il rapporto per saperne di più:
- Perché Active Directory è un obiettivo primario per gli aggressori, ora più che mai
- Strategie per proteggere più directory in ambienti ibridi
- Come i clienti di Semperis beneficiano della protezione AD ibrida più completa del settore